TARDUCCI IMPIANTI

TARDUCCI IMPIANTI

IMPIANTI A VAPORE

  • Impianti per distribuzione e utilizzo vapore
  • Centrali produzione vapore

 Devi sapere che sulla targhetta, o nel manuale, raramente il produttore di un macchinario indica i dati principali per il dimensionamento dell’impianto vapore cioè:

  • portata
  • pressione

Quindi, spesso, dobbiamo estrapolare questi dati in altro modo. Inoltre, il vapore è un fluido decisamente più pericoloso e ostile rispetto ad esempio all’ acqua e all’aria compressa, quindi, bisogna prendere degli accorgimenti perché l’impianto e i componenti (spesso costosi) rimangano integri ed affidabili. Come scritto prima, i dati spesso non ci sono e bisogna crearseli. Nella documentazione ci deve essere la pressione massima del macchinario o dello scambiatore e quindi utilizzeremo questo dato, considerando una pressione di lavoro di almeno un 25% inferiore a quella massima. Questo per evitare continui scarichi da parte della valvola di sicurezza. A proposito, è bene verificare se la valvola di sicurezza è già installata perché altrimenti bisogna provvedere a dimensionarla ed installarla (vedremo più avanti questo componente).

Per la portata, se non c’è il dato, è possibile ricavarla capendo, con il cliente, cosa deve fare con il vapore. Per esempio, se deve scaldare x lt di acqua da una temperatura T1 °C a una temperatura T2 °C in y minuti potete calcolare la potenza:
P (kcal/h) = x (lt) x (T2 – T1)(°C) / (y (minuti) / 60)
Avendo la potenza in kcal/h trovare la portata del vapore è facile, basta dividere per 600kcal/kg.

Adesso viene il difficile: dimensionare la tubazione. Nell’allegato finale c’è una tabella con una indicazione delle portate – pressioni – diametri. A questo punto hai il diametro dei tubi dimensionati considerando una velocità del vapore di 30m/sec, che viene generalmente scelta, come compromesso, tra perdite di carico e diametro del tubo. Componenti per progettare impianti vapore affidabili:

Collettori per vapore, acqua, riscaldamento in acciaio inox o in acciaio al carbonio. Tutti dimensionati, progettati e costruiti da noi

  • Valvola di intercettazione vapore: le valvole più affidabili sono quelle a soffietto, meglio ancora se con vite esterna. Altrimenti, per pressioni e temperatura abbastanza basse, si posso utilizzare le valvole a sfera con tenute speciali (è bene verificare la tenuta adeguata sul catalogo)
  • Filtro impurità: per salvaguardare le valvole di regolazione, dalle impurità, è bene inserire un filtro a Y per vapore, con maglia in acciaio inox, ed installarlo con lo scarico orizzontale, così da evitare la fermata di condensa nel cestello
  • Kit scarico condensa macchinario: se il macchinario ha uno scambiatore a vapore ci sarà da prevedere un kit scarico condensa composto da: valvola di intercettazione, scaricatore di condensa, valvola di ritegno e flessibile. Tutti idonei al vapore, in quanto il fluido scaricato a valle (acqua e vapore), si trova ad una temperatura solo di poco inferiore, rispetto a quella del vapore a monte del kit.
  • Valvola di regolazione della portata/temperatura: io consiglio sempre, con il vapore, di utilizzare valvole pneumatiche sia on off che di regolazione, idonee per il vapore. Meglio se utilizzate in serie: prima la valvola on-off a stelo inclinato e poi quella di regolazione, sfruttando le sicurezze per alimentare le elettrovalvole.
  • Valvola di regolazione della pressione: per questo tipo di valvole, che siano auto-azionate o elettro-azionate bisogna stare attenti a 2 fattori: non si può ridurre di troppo la pressione, il limite è il 50% (quindi non si può con un riduttore di pressione passare da 10bar a 1bar, ma al massimo 5bar). Inoltre, dopo il riduttore è necessario, sempre, aumentare il diametro della tubazione. La variazione di sezione è da calcolarsi in funzione alla pressione a valle del riduttore.
  • Kit scarico condensa di linea: se la linea è lunga e in particolare, prima delle valvole di regolazione, è bene inserire un barilotto con scarico di condensa in un punto più basso della valvola stessa, così da evitare colpi d’ariete e di rovinare la tenuta della valvola.
  • Valvola di sicurezza: la valvola di sicurezza viene dimensionata alla pressione massima, meno circa un 10% e la portata è data dalla portata a rottura della valvola di regolazione. Secondo il manuale, inoltre, ogni 2 anni va revisionata.
  • Collettore per il vapore: anche se l’impianto è formato solamente da un generatore di vapore e da un utilizzo, è comunque utile inserire un collettore vapore in centrale termica. Questo, infatti, ci permette di avere un punto di sezionamento protetto e soprattutto, ci dà la possibilità di inserire un primo kit di scarico condensa, così da garantire un vapore più saturo all’impianto.
  • Vasca di raccolta condensa: i kit di scarico condensa devo tutti ricondursi alla vasca di raccolta condensa, che spesso coincide con quella di alimento del generatore di vapore. Questa è bene sia in acciaio inox, se atmosferica deve avere
    • un boccaporto per l’ispezione,
    • uno scarico di troppo pieno,
    • un attacco di alimento dell’acqua sufficiente per la portata della pompa di alimentazione del generatore di vapore,
    • uno scarico di fondo
    • un livello visivo dell’acqua
    • un punto di ingresso del prodotto chimico
    • un termometro
    • se necessario, un sistema di riscaldamento dell’acqua di alimento, o un sistema di scarico se, invece, raggiunge temperature troppo alte.
  • Coibentazione: il rivestimento dell’impianto vapore va fatto con lana ceramica e finitura adeguata all’ambiente con lo spessore secondo la normativa DPR412/93 (nell’allegato trovi la tabella). Le linee di condensa non vanno coibentate a meno che non ci sia rischio ustione.

La Tarducci impianti si occupa di:

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  • Centrali produzione vapore

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Via Angelita 10/A – 62019 Recanati (MC)

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